sabato 16 giugno 2018

DONNE AL POTERE





Chiunque abbia a che fare con una donna che eserciti una posizione di potere – in genere manager – lo ha potuto constatare: le donne in quel ruolo hanno indubbiamente delle qualità innegabili, in  quanto si sanno organizzare, hanno ottime doti comunicative ed altro ancora, ma come contropartita mostrano anche vera e propria cattiveria, molto più marcata dei loro colleghi maschili, perché, com’è noto, “solo una donna sa essere così cattiva”. Questi sono i risultati addirittura provati scientificamente sin dal lontano 1974 dallo studio dell’Università del Michigan, ripresa poi in tempi recenti anche dall’Università della California che ne ha confermato i risultati  ed è nata così quella che sarà chiamata “sindrome dell’ape regina”. Ma in cosa consiste esattamente? Questa sindrome descrive in pratica quella donna in posizioni chiave che, invece di compattarsi con il suo team, spesso altrettanto femminile, non perde occasione per esercitare il suo potere attaccando e addirittura umiliando i suoi sottoposti. E’ questo un atteggiamento assai curioso in una donna dove gentilezza, senso materno e comprensione dovrebbero farla da padrone ma la realtà è assai diversa: lo abbiamo notato nel corso di questo anno proprio nei confronti di Asia Argento. Nel momento in cui ha dichiarato di aver subito abusi e molestie, è stata maggiormente attaccata proprio dalle donne, spesso con la frase che “se l’era cercata”. Sociologi e psicologi hanno fornito come spiegazione di questo curioso atteggiamento, la propensione delle donne, dopo millenni di maschilismo, a valorizzare, anche eccessivamente, il proprio lato estetico e proprio con questo riuscire ad attrarre l’attenzione del maschio. Avviene così che poi, una volta ottenuto un ruolo di potere, attacchino le sottoposte, soprattutto se esteticamente migliori di loro e le intralcino in ogni modo in quanto viste come rivali. A questo aggiungiamo la richiesta sempre maggiore di grande competitività, che comporta automaticamente una buona  dose di frustrazioni e aggressività latente che necessita di essere scaricata e, ovviamente, non potendola esercitare in altro modo, si scarica sul sottoposto più debole. Tutto questo fa dichiarare  al campione intervistato che è di gran lunga meglio avere un Capo di sesso maschile, pur mettendo in conto la possibilità di subire molestie, che non una donna.

Ma cosa ne pensa l’Astrologia? Il  ruolo di manager è solitamente associato al segno del Capricorno: dominato da Saturno, questo Segno possiede quindi innegabili doti di freddezza, lucidità, talento organizzativo, pragmatismo. Niente a che vedere con l’opposto Cancro, dominato dalla sensibile Luna: notoriamente, questo Segno rappresenta il femminile per eccellenza, è mutevole, percettivo, sensibile e chiuso nel suo guscio che apre solo a chi ritiene sufficientemente “familiare”. Come si evince quindi facilmente, se il primo è, in genere, assolutamente adatto a sopportare lo stress competitivo, le battaglie con i concorrenti e al contempo la sua freddezza lo rende anche un capo poco pietoso ma equo, il suo opposto, il Cancro, non riesce a gestire a lungo queste situazioni e il notevole stress che ne deriva: se e’ uomo, eviterà di prendere decisioni anche importanti tra lo sconcerto generale, se è donna sarà facile preda di vere e proprie scene isteriche con i sottoposti. Così, la “sindrome dell’ape regina” sarà sempre più simile al personaggio  interpretato da Meryl Streep in”il diavolo veste Prada”, dove la terribile manager tormenta la sua segretaria, trovandola sempre inadeguata nell’abbigliamento o telefonandole in piena notte per affidarle gli incarichi più improbabili e difficoltosi da svolgere entro le 8 del mattino seguente.
Inoltre il transito attuale di Saturno e soprattutto di Plutone, accentua una certa dose di cattiveria in ambedue i Segni ma se il Capricorno riesce a utilizzare produttivamente queste energie perché “in linea” con le sue corde, il Cancro, al contrario, le subisce e si accentuano gli atteggiamenti di accanimento verso chi è visto o un pericolo o semplicemente l’anello più debole del team.

E tu, che Capo sei?

ARIETE: l’Ariete, diciamolo subito, in virtù della sua  dominante Sole/Marte, è un aspirante Capo, perché gli piace molto poter dare ordini, ma è assolutamente inadatto a questo ruolo in quanto, esattamente come il Cancro, non sopporta le critiche e non riesce a gestire a lungo le tensioni ma, in questo caso, è assai più facile vederlo esplodere in collere incontenibili che, come i temporali estivi, poi sono subito dimenticate. E’ invece un ottimo collaboratore, preciso e puntiglioso quasi quanto un Vergine.

TORO: E’ il Capo ideale, anche se donna. Per lui infatti la serenità con se stessi è al primo posto e, di conseguenza, chi lavora con lui/lei può contare sempre su un dialogo, un rapporto “a pari” e a richieste sensate. Attenzione però: se si rende conto che qualcuno cerca di approfittarsi di lui, allora è capace di  intense collere che ricorderà anche a distanza di anni.

GEMELLI:  Questo Segno non è assolutamente competitivo. Dominato da Mercurio, ha grandi doti di comunicazione e commerciali ma il suo tallone d’Achille è la tendenza a non approfondire gli argomenti, affidando volentieri l’incarico ad altri che poi gli rendiconteranno. Averlo come Capo non è fonte di particolari problemi eccetto uno: non si è mai sicuri di quello che pensa realmente dei suoi dipendenti ma possiamo contare su una grande disponibilità all’ascolto, anche se poi non si sa bene che piega prenderanno le nostre confidenze.

CANCRO: Come abbiamo già sottolineato è un Segno assolutamente inadatto a ruoli di comando, perché, anche se possiede innegabili capacità di intuito, dedizione al lavoro e quant’altro, non è in grado di gestire con fermezza il proprio gruppo di lavoro in quanto non riesce a far fronte ai malcontenti, alle discussioni, alle competizioni e istintivamente si ritrae… per poi sfogare le proprie frustrazioni sugli altri e, con la sensibilità che gli è propria, è capace di colpire proprio là dove un soggetto è più vulnerabile.

LEONE:  Dominato dal Sole, questo Segno si considera, e non a torto, una sorta di faro illuminante per chiunque lo circonda, quindi non perde il suo tempo in inutili esercizi di potere. Lui E’ il potere. Indifferente alle critiche, in quanto è convinto che non possano realmente essere fondate in quanto lui ha carisma, generosità ma anche fermezza quando serve, diventa davvero pericoloso solo quando qualcuno prova a mettergli “i piedi in testa”. Allora, altro che Ape Regina, il cui nome peraltro gli si addice molto: si trasformerà nel ruggente Re della Foresta e, con una zampata, ridurrà in polvere chi ha osato sfidarlo.

VERGINE: Sembrerà strano,, perché questo Segno ha innegabili doti di precisione certosina, organizzazione e capacità professionale, eppure è un altro Segno inadatto a ricoprire ruoli manageriali o di potere. Il motivo è la sua intrinseca insicurezza, che lo rende estremamente ansioso e inadatto a prendere decisioni autonome, in quanto soggetto, in quel caso,  a commettere errori… che ovviamente non saranno mai suoi ma li addebiterà ad altri. E’ al contrario un ottimo esecutore ma non lasciategli troppo spazio di autonomia perché tenderà a comportarsi come un Capo senza averne la responsabilità.

BILANCIA: In questo Segno troviamo la dominanza di Venere e l’esaltazione di Saturno, quindi una perfetta sintesi delle qualità taurine e capricorniane. Riesce a mantenere il sangue freddo anche se l’ansia internamente lo divora, ha doti organizzative a cui aggiunge il suo stile personale in quanto il lato estetico qui è molto accentuato. E’ opportunista e quindi sa come tenersi i collaboratori più efficaci, valorizzandoli e collaborando con loro… ma per gli altri non c’è spazio e se vi cataloga sin dall’inizio come qualcuno che non può essergli utile, allora aspettatevi un nemico imperterrito, pronto a stroncare sul nascere una qualsiasi richiesta.

SCORPIONE: E’ quello più enigmatico ma anche spregiudicato (un esempio è dato da De Benedetti). Sarà estremamente selettivo per il suo team e i sottoposti con i quali instaurerà un buon rapporto di  collaborazione ma qualora qualcuno, a suo giudizio, gli avrà fatto un torto, allora sarà un Capo implacabile e vendicativo.

SAGITTARIO: Dominato da Giove, questo Segno, apparentemente affabile e socievole, ha innate tendenze espansionistiche. Come Capo, pertanto, tenderà facilmente ad invadere settori non suoi restando perplesso allorquando gli altri si risentono per la sua “invasione di campo”. Con il suo team solitamente ha un buon rapporto ma è molto competitivo, anche se non lo da’ a vedere e facilmente sfoga all’esterno le eventuali frustrazioni ma lo fa sempre in modo diretto ed estemporaneo.

CAPRICORNO: E’ il Segno del manager per eccellenza. Freddo, analitico, organizzato, sa dove vuole arrivare e in quanto tempo. Non si perde in dimostrazioni di potere, potere verso il quale ha dedizione assoluta (basti pensare alla celebre frase del Capricorno Andreotti: il potere logora chi non ce l’ha) e i suoi obiettivi li dichiara apertamente: se gli si fa spazio, bene, altrimenti passerà sul cadavere del nemico. Lo stesso atteggiamento lo ha verso i sottoposti, che raramente ricevono complimenti o gratificazioni ma queste arriveranno indirettamente con l’aumento della mole di lavoro assegnata.

AQUARIO: Non fatevi ingannare dall’apparente svagatezza e dai discorsi sempre proiettati al futuro. Il comando gli piace molto ma lo sa utilizzare non in modo palese, come il suo  opposto Leone, bensì in modo più mascherato: lui offre la sua collaborazione, fornisce al dipendente la spalla su cui piangere se ha qualche problema, è capace anche di qualche gratificazione inaspettata… ma sul lavoro non transige: il suo team deve dare il massimo e soprattutto dedicarglisi completamente. E’ sufficientemente menefreghista, per cui non si perde in esercizi di dimostrazione di potere, ma questo lo esercita compattando il gruppo e sobillandolo contro chi è reo di non aver dato risposte adeguate. In genere però prevale la sua dote di diplomazia e amore per i contatti umani e quindi, tutto  sommato, è un Capo sostenibile anche se percepito un po’ freddino.

PESCI: Altro Segno inadeguato a ricoprire incarichi di potere. Innanzitutto è troppo sensibile e si fa carico dei problemi di tutti, poi è facile preda di ansia e nevrosi, per cui, in situazioni particolarmente intense, può addirittura dar sfogo a pianti e scenate che lasciano stupefatti i suoi collaboratori. Qualora si trovi comunque a comandare una squadra di lavoro, mostrerà straordinarie doti intuitive e soluzioni spesso geniali, ma è purtroppo anche estremamente caotico pertanto si perderà i fogli, mostrerà dei report a un proiettore che non funziona e via di seguito. Raramente, però si accanirà con i suoi sottoposti, i quali dovranno solo armarsi di tanta pazienza e subire le sue continue lamentele e sfoghi nevrotici.
 

Testi di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati

 

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