In questi giorni ha
colpito molto l’immagine dei tre maggiori leaders del BRICS, ossia Russia, India
e Cina, che hanno stretto nuovi rapporti di amicizia dichiarando di aver dato
vita a un Nuovo Ordine Mondiale e in effetti da soli, questi tre Paesi
raccolgono il 50% della popolazione mondiale. Ad essi si sono aggiunti anche
Iran e Corea del Nord, dando vita in effetti a un blocco politico di nuova
concezione che si sposta quasi integralmente ad Est. Noi avevamo anticipato in GIOCHIAMO
A “RisiKo!”?, https://astralisblog.blogspot.com/2015/06/giochiamo-risiko.html
, in tempi non sospetti, come si sarebbe andati proprio verso la
contrapposizione USA-Cina, dove la Russia, malgrado le sue velleità, si sarebbe
ritagliata un ruolo di vassallo cinese.
Ma dobbiamo allora
rassegnarci a questa nuova situazione senza poter fare altro? Ovviamente tutto
dipende dalla lungimiranza e dalla volontà degli altri attori in atto che,
almeno per adesso, sembrano giocare in ordine però sparso. L’Europa, come
anticipato dal transito di Urano nel Segno del Toro che la rappresenta, UNO
SGUARDO AL FUTURO, https://astralisblog.blogspot.com/2019/11/uno-sguardo-al-futuro.html
, fatica a prendere atto che ormai il suo assetto è già cambiato e prima se ne
renderà conto e meglio sarà per tutti. Gli Stati Uniti, dal canto loro, con
Urano di transito attualmente in Gemelli, URANO IN GEMELLI, https://astralisblog.blogspot.com/2025/06/urano-in-gemelli.html
non vanno meglio perché, se l’Europa è ormai fuori dal suo periodo più critico,
gli USA invece lo stanno subendo in pieno.
Dall’altra parte troviamo una Cina che sta cavalcando gloriosamente il
proprio cambiamento uraniano, complice anche l’appoggio di Plutone, di Nettuno e
poi anche di Saturno mentre la Russia inizia a segnare il passo e quanto prima
dovrà fare i conti con un cambiamento assai diverso da quello pensato quando ha
iniziato la guerra contro la vicina Ucraina ma che, almeno per adesso, può
sempre contare sull’aiuto economico dei suoi nuovi partner, aiuto che però non
sarà indolore.
A tutto ciò si va
aggiungendo la questione medio-orientale, palesemente scatenata a tavolino
dalla Russia per tenere impegnato il nemico storico di sempre, ossia proprio
gli USA, che così sono stati costretti a liberare le forze in Ucraina per
dirigerle verso il bacino del Mediterraneo. Ancora si rischiano di disperdere
le energie di uomini e mezzi cercando di aprire un nuovo fronte, stavolta in
Sudamerica e precisamente in Venezuela.
Sin
qui la situazione attuale. Ma cosa dobbiamo attenderci in futuro? Il gioco del “Risiko!”
prevede nella prima fase nuove alleanze per rafforzare la propria posizione ma
in questo caso il giocatore più attivo, ossia gli USA, sembra invece tentare di
fare, con scarso successo, l’infiltrato alla coalizione dei BRICS, anziché
rafforzare una posizione alternativa e la brutta RS attuale di Donald Trump non
sembra promettere nulla di buono, anche se le parole del Presidente americano
tendono a rassicurare circa la scarsa preoccupazione dello stesso verso questa
nuova coalizione. Certo è che nei prossimi sette anni gli USA dovranno
affrontare situazioni, sia interne che esterne, non facili, anche se potranno
contare sull’assist di pianeti quali Nettuno e Saturno ma la politica sembra
vertere più sull’imbonimento dei media che non a una diversa creazione di un ordine
alternativo. Ordine che invece potrebbe compattare tutto il continente
americano, a eccezione di qualche paese come appunto Venezuela e Brasile,
qualora si smettesse di vedere i paesi vicini come nemici ma piuttosto come
potenziali amici. Sappiamo però che l’indole tipicamente americana, tendente
più a generare nuovi Far West anziché utilizzare le vie diplomatiche, renderà
assai difficile questa opzione.
E l’Europa? Troviamo un
nuovo traino che unirebbe Regno Unito, anche se attualmente fuori dalla UE,
Francia e Germania ma tra i tre Paesi l’unico che, forse, potrebbe riprendersi
velocemente dalla crisi attuale è proprio
la Germania mentre gli altri due Paesi, soprattutto la Francia, saranno
flagellati per i prossimi anni e i tentativi di Emmanuel Macron di attaccare
l’Italia, che in realtà si sta guadagnando una maggiore credibilità nel mondo e
una maggiore stabilità economica, vanno puntualmente a finire nel nulla.
Già, l’Italia. Se il
Paese non sembra affrontare una situazione futura meglio di quella inglese, il
problema potrebbe arrivare proprio dall’attuale Presidente del Consiglio, che
dovrà ancora affrontare tempeste di ogni tipo ma che, in ogni caso, da sola non
potrebbe garantire la leadership del nostro Paese in un mondo così variegato e
competitivo. L’individualismo europeo, quindi, non sembra riuscire a trovare
nuovi sbocchi all’impasse che la sta attraversando ma che, forse, proprio
grazie all’Italia, se solo sarà sufficientemente lungimirante, potrebbe
rivalutare il Nord Africa, almeno laddove vi siano ancora spazi di manovra,
visto che molti Paesi già sono basi gestite direttamente dalla Russia. Un altro
legame interessante appare quello con il Giappone ma anche qui ci si dovrebbe
lasciare alle spalle le macerie del secolo scorso e per taluni non è cosa
facile.
Concludendo, dobbiamo
attenderci rovesci di fortuna per la Russia soprattutto per l’anno prossimo,
una maggior padronanza della scena mondiale da parte della Cina ma rischio di
una grande confusione nei rapporti internazionali per USA ed Europa, anche se
quest’ultima potrebbe dare sin da ora dei segnali interessanti di ripresa.
Testo
di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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