giovedì 4 settembre 2025

GIOCHIAMO A “RisiKo!”: A CHE PUNTO SIAMO?





In questi giorni ha colpito molto l’immagine dei tre maggiori leaders del BRICS, ossia Russia, India e Cina, che hanno stretto nuovi rapporti di amicizia dichiarando di aver dato vita a un Nuovo Ordine Mondiale e in effetti da soli, questi tre Paesi raccolgono il 50% della popolazione mondiale. Ad essi si sono aggiunti anche Iran e Corea del Nord, dando vita in effetti a un blocco politico di nuova concezione che si sposta quasi integralmente ad Est. Noi avevamo anticipato in GIOCHIAMO A “RisiKo!”?, https://astralisblog.blogspot.com/2015/06/giochiamo-risiko.html , in tempi non sospetti, come si sarebbe andati proprio verso la contrapposizione USA-Cina, dove la Russia, malgrado le sue velleità, si sarebbe ritagliata un ruolo di vassallo cinese.

Ma dobbiamo allora rassegnarci a questa nuova situazione senza poter fare altro? Ovviamente tutto dipende dalla lungimiranza e dalla volontà degli altri attori in atto che, almeno per adesso, sembrano giocare in ordine però sparso. L’Europa, come anticipato dal transito di Urano nel Segno del Toro che la rappresenta, UNO SGUARDO AL FUTURO, https://astralisblog.blogspot.com/2019/11/uno-sguardo-al-futuro.html , fatica a prendere atto che ormai il suo assetto è già cambiato e prima se ne renderà conto e meglio sarà per tutti. Gli Stati Uniti, dal canto loro, con Urano di transito attualmente in Gemelli, URANO IN GEMELLI, https://astralisblog.blogspot.com/2025/06/urano-in-gemelli.html non vanno meglio perché, se l’Europa è ormai fuori dal suo periodo più critico, gli USA invece lo stanno subendo in pieno.  Dall’altra parte troviamo una Cina che sta cavalcando gloriosamente il proprio cambiamento uraniano, complice anche l’appoggio di Plutone, di Nettuno e poi anche di Saturno mentre la Russia inizia a segnare il passo e quanto prima dovrà fare i conti con un cambiamento assai diverso da quello pensato quando ha iniziato la guerra contro la vicina Ucraina ma che, almeno per adesso, può sempre contare sull’aiuto economico dei suoi nuovi partner, aiuto che però non sarà indolore.

A tutto ciò si va aggiungendo la questione medio-orientale, palesemente scatenata a tavolino dalla Russia per tenere impegnato il nemico storico di sempre, ossia proprio gli USA, che così sono stati costretti a liberare le forze in Ucraina per dirigerle verso il bacino del Mediterraneo. Ancora si rischiano di disperdere le energie di uomini e mezzi cercando di aprire un nuovo fronte, stavolta in Sudamerica e precisamente in Venezuela.

Sin qui la situazione attuale. Ma cosa dobbiamo attenderci in futuro? Il gioco del “Risiko!” prevede nella prima fase nuove alleanze per rafforzare la propria posizione ma in questo caso il giocatore più attivo, ossia gli USA, sembra invece tentare di fare, con scarso successo, l’infiltrato alla coalizione dei BRICS, anziché rafforzare una posizione alternativa e la brutta RS attuale di Donald Trump non sembra promettere nulla di buono, anche se le parole del Presidente americano tendono a rassicurare circa la scarsa preoccupazione dello stesso verso questa nuova coalizione. Certo è che nei prossimi sette anni gli USA dovranno affrontare situazioni, sia interne che esterne, non facili, anche se potranno contare sull’assist di pianeti quali Nettuno e Saturno ma la politica sembra vertere più sull’imbonimento dei media che non a una diversa creazione di un ordine alternativo. Ordine che invece potrebbe compattare tutto il continente americano, a eccezione di qualche paese come appunto Venezuela e Brasile, qualora si smettesse di vedere i paesi vicini come nemici ma piuttosto come potenziali amici. Sappiamo però che l’indole tipicamente americana, tendente più a generare nuovi Far West anziché utilizzare le vie diplomatiche, renderà assai difficile questa opzione.

E l’Europa? Troviamo un nuovo traino che unirebbe Regno Unito, anche se attualmente fuori dalla UE, Francia e Germania ma tra i tre Paesi l’unico che, forse, potrebbe riprendersi velocemente dalla crisi attuale è  proprio la Germania mentre gli altri due Paesi, soprattutto la Francia, saranno flagellati per i prossimi anni e i tentativi di Emmanuel Macron di attaccare l’Italia, che in realtà si sta guadagnando una maggiore credibilità nel mondo e una maggiore stabilità economica, vanno puntualmente a finire nel nulla.

Già, l’Italia. Se il Paese non sembra affrontare una situazione futura meglio di quella inglese, il problema potrebbe arrivare proprio dall’attuale Presidente del Consiglio, che dovrà ancora affrontare tempeste di ogni tipo ma che, in ogni caso, da sola non potrebbe garantire la leadership del nostro Paese in un mondo così variegato e competitivo. L’individualismo europeo, quindi, non sembra riuscire a trovare nuovi sbocchi all’impasse che la sta attraversando ma che, forse, proprio grazie all’Italia, se solo sarà sufficientemente lungimirante, potrebbe rivalutare il Nord Africa, almeno laddove vi siano ancora spazi di manovra, visto che molti Paesi già sono basi gestite direttamente dalla Russia. Un altro legame interessante appare quello con il Giappone ma anche qui ci si dovrebbe lasciare alle spalle le macerie del secolo scorso e per taluni non è cosa facile.

 

Concludendo, dobbiamo attenderci rovesci di fortuna per la Russia soprattutto per l’anno prossimo, una maggior padronanza della scena mondiale da parte della Cina ma rischio di una grande confusione nei rapporti internazionali per USA ed Europa, anche se quest’ultima potrebbe dare sin da ora dei segnali interessanti di ripresa.

 

 

Testo di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati




 

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