"Con l'auspicio che il bel tempo resista, e che si ripeta anche quest'anno il «fenomeno» fisico e altamente simbolico del raggio di sole che, a mezzogiorno in punto del 25 marzo, filtra dalla vetrata della Cattedrale illuminando una mensola posta sopra al Pergamo di Giovanni Pisano, gli amanti della tradizione si apprestano a festeggiare il Capodanno pisano.
Prima di adeguarsi al calendario Gregoriano, dal 1200 fino al 1749 i pisani avevano un loro calendario. Questo faceva iniziare l'anno il giorno dell'Annunciazione esattamente nove mesi prima di Natale, il 25 marzo.
Per attuare questo calendario venne cancellato semplicemente il periodo dell'anno precedente al 25 marzo: nello stesso tempo questa data fu riconosciuta come primo giorno del nuovo anno solare, che si sarebbe poi concluso il 24 marzo dell'anno successivo.
In pratica il capodanno andava a coincidere con il giorno della Annunciazione, cioè nove mesi prima di Natale.
Per essere certi di non sbagliare giorno per i festeggiamenti del nuovo anno, i pisani avevano costruito nella cattedrale una specie di "sveglia solare", una finestrella tonda posta alla base della cupola della cappella di San Ranieri dalla quale, proprio il 25 marzo a mezzogiorno esatto penetra un raggio di sole che va a cadere esattamente su una mensola in pietra posta sopra il pergamo di Giovanni Pisano; quello è il segno che indica l'inizio del nuovo anno.
Il calendario pisano rimase in vigore a tutti gli effetti fino al 31 dicembre 1749, poi Francesco I di Lorena, Granduca di Toscana, ordinò che anche Pisa si adeguasse a quello gregoriano."
Per attuare questo calendario venne cancellato semplicemente il periodo dell'anno precedente al 25 marzo: nello stesso tempo questa data fu riconosciuta come primo giorno del nuovo anno solare, che si sarebbe poi concluso il 24 marzo dell'anno successivo.
In pratica il capodanno andava a coincidere con il giorno della Annunciazione, cioè nove mesi prima di Natale.
Per essere certi di non sbagliare giorno per i festeggiamenti del nuovo anno, i pisani avevano costruito nella cattedrale una specie di "sveglia solare", una finestrella tonda posta alla base della cupola della cappella di San Ranieri dalla quale, proprio il 25 marzo a mezzogiorno esatto penetra un raggio di sole che va a cadere esattamente su una mensola in pietra posta sopra il pergamo di Giovanni Pisano; quello è il segno che indica l'inizio del nuovo anno.
Il calendario pisano rimase in vigore a tutti gli effetti fino al 31 dicembre 1749, poi Francesco I di Lorena, Granduca di Toscana, ordinò che anche Pisa si adeguasse a quello gregoriano."