Pressoché irresistibile è il dare
un’occhiata al TN dell’apertura delle urne delle prossime elezioni politiche,
ossia il 4 marzo alle ore 7, momento dell’apertura dei seggi. Saranno le prime
elezioni che segnano un tornare indietro ad un sistema proporzionale, mandando
quindi alle ortiche quel maggioritario e quel bipolarismo che tanti sforzi era
costato anni addietro. Abbiamo così oltre 100 partiti e partitini che saranno
in lista e che frazioneranno un voto che si prospetta già critico di per sé.
Difatti, e non occorre l’Astrologia per dirlo, sappiamo già chi sarà il
vincitore: l’astensionismo. E’ questo un partito la cui percentuale è purtroppo
sempre in ampia crescita malgrado un effetto collaterale non da poco: lasciare
che altri decidano per te è affidarsi, come colui che assiste al lancio dei
dadi, a ciò che il destino deciderà.
Ad ogni modo, astensionismo o no,
un partito o dei partiti con una percentuale maggiore di altri usciranno
comunque e basterà loro per dire “Abbiamo vinto!”, malgrado sia già nell’aria
che saranno bandite nuove elezioni perché difficilmente uscirà dalle urne una
maggioranza tale da garantire la governabilità. Ma sarà davvero così?
Nel TN delle elezioni innanzitutto
troviamo la conferma che il vero vincitore sarà il voto di protesta. Ma, al di
là dell’astensionismo, come si può manifestare questa protesta? Contrariamente a
quanto dicono i sondaggi, la Destra – intesa nelle sue diverse sfumature tra
F.I., Lega, F.d’I., ecc. – non sembra riuscire, tutto sommato a raggiungere
quel “big bang” che poteva sembrare osservando i commenti delle persone
intervistate o semplicemente provando a tastare il terreno nei vari social. Al
contrario mi sentirei di dire che saranno proprio i 5S ad avere una percentuale
importante a cui fa seguito comunque una buona tenuta anche della Sinistra, incluso
il PD. Questo ovviamente non significa certo che ci saranno ottime premesse per
un Governo stabile, tutt’altro: Marte dominante nel TN segna comunque un evento
instabile, motivato dalla rabbia e, insomma, un voto “di pancia” ma i cui
effetti tenderanno ad essere sul breve termine.
Interessante, allora, l’analisi della RS di Di Maio, leader
ormai acclarato dei 5S da quando Grillo ha fatto un passo indietro, almeno
formalmente. Come per gli altri due leader che abbiamo già avuto modo di
analizzare, ossia Renzi e Salvini (http://astralisblog.blogspot.it/2018/01/le-rivoluzioni-dei-due-matteo.html),
anche Di Maio ha una RS piuttosto pesante e che parla di diversi conflitti con
gli Altri, intesi sia come colleghi di Movimento, che con possibili alleati ma,
a maggior ragione, con gli avversari. Proprio di oggi è l’ennesima sparata del
Nostro, subito stigmatizzata dalla stampa, inerente la costituzione di un nuovo
“Ministero del Cibo”. Ma nel corso di questa RS, che copre il giorno delle
elezioni ma anche alcuni mesi successivi, potrebbe emergere, tra l’altro, qualche
inchiesta a suo carico nonché subentrare notevoli stress. Certo è che il suo
Segno, il Cancro, peraltro così marcato nel suo TN, non è un Segno molto adatto
ad una leadership ma non possiamo non notare come il Cancerino Grillo abbia
scelto come suo Delfino un altro Cancerino e proposto come Sindaca di Roma
ancora una Cancerina, a dimostrazione di come il Cancro tenda a ricercare negli
altri quei valori di sensibilità e familiarità che gli sono propri ma che mal
si addicono con l’attitudine al comando, come purtroppo abbiamo visto proprio
nelle varie querelle che hanno coinvolto questi tre personaggi.
Allora, da italiana che ama il
proprio Paese, mi augurerei che dalle urne potesse uscire un risultato che
garantisca non dico la soluzione a tutti i gravosi problemi che ormai abbiamo
accumulato, ma almeno un risultato che permetta una gestione seria volta alla
soluzione delle priorità non più procrastinabili ma, osservando quel Marte
svettante in zona Gauqueline nel TN delle elezioni, sarà purtroppo assai
improbabile.
Di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati