Ne avevamo avuto sentore già
durante il terribile attacco di Parigi, ma poi l’attenzione dei media era stata
diretta, da un lato, verso la crisi ucraina, dall’altro molto più frivola,
verso le cinque giornate di Sanremo. Eppure e’ proprio così: siamo in guerra e
le guerre, di solito, non si vogliono ma quando ce le ritroviamo in casa
occorre agire prontamente per difendersi. L’Europa, invece, continua a
tergiversare, l’Italia prende posizione soltanto nella voce del Ministro
Gentiloni che, però, sembra trovare scarso eco rispetto a quello che suscita
l’ennesimo naufragio di profughi. Ecco che allora, come sottofondo alla serata
finale di Sanremo, arriva, quasi nell’incredulità generale, con scarsità di
notizie dettagliate e ben lontani dal clamore suscitato dagli eventi parigini,
la drammatica notizia che anche a Copenhagen un terrorista
si è recato ad un convegno dove si parlava di
vignette umoristiche ed ha aperto il fuoco sui presenti, uccidendo un uomo e ferendone
altri. L’obiettivo era il vignettista svedese reo di aver creato delle vignette
ritenute offensive da chi non ammette si possa disegnare volti umani,
figuriamoci se poi sono di esponenti religiosi. Ma ancora una volta le vignette
sembrano essere
solo un pretesto perché
subito dopo, come per Parigi, l’obiettivo pare in realtà
un altro: la sinagoga ebraica. Bilancio
finale: due morti, uno dei quali il terrorista, e cinque feriti.
Contemporaneamente a questo, la notizia che sulle coste dell’ormai disastrata
Libia, si stanno da un lato assiepando migliaia e migliaia di individui che i
terroristi contano di inviare sulle nostre coste, dall’altra la minaccia di
lanciare addirittura dei missili. La Libia è divisa dall’Italia solo da un
braccio di mare, praticamente è nostro Paese confinante e si capirà che tale situazione
ha immediatamente causato la reazione del Ministro Gentiloni, subito dopo
minacciato di morte dai terroristi dell’I.S. che in Libia continuano ad
avanzare. Proprio perché è questo lo scenario peggiore che si andava
profilando,
noi avevamo iniziato, con
ogni report della Luna, ad analizzare il TN dell’Islamic State. Perché, se è
vero che da un lato la crisi economica sembra lentamente attenuarsi sotto il
trend positivo della ripresa nel mondo globalizzato, dall’altro si è attivato
un altro trend assai più pericoloso, innescato da Urano in Ariete, di cui demmo
notizia a suo tempo,
http://blognew.aruba.it/blog.astralis.it/VENTI_DI_GUERRA_SULLA_LIBIA_46040.shtml , proprio parlando
dell’attacco francese alla Libia, data dell’avvio della tragedia che il nostro
Paese confinante sta vivendo e in cui tutti stentano a fare il nome di coloro
che hanno causato questo vuoto politico che sta portando il caos ai nostri
confini, ossia la Francia e il suo Presidente François Hollande.
Com’e’noto, gli astri di chi
guida un Paese sono particolarmente delicati per quello Stato e così, per
quanto riguarda l’Italia, notiamo come:
1. La RS del Capo di Governo,
Renzi, e’ attualmente pessima.
2. Quella del Ministro Gentiloni
gli fa da eco, sottolineando guai a 360° per lui e, di conseguenza, per il
nostro Paese.
3. A tutto questo si aggiunge la
RS del Papa, che addirittura parla di un grosso pericolo nel corso di
quest’anno per la vita del Pontefice.
Intanto gli sbarchi continuano e
la situazione rischia così di essere
fuori controllo mentre ci continuiamo a chiedere: perché la maggioranza dei
cosiddetti “Grandi della Terra” continua a concentrarsi su quello che appare in
realtà soltanto un dissidio tra due Paesi, Russia e Ucraina, che non solo non
fanno parte della UE ma nemmeno sono parte della NATO?
Di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati