Com’è
noto, tradizionalmente, il canto – essendo in analogia con la gola/corde vocali
– è associato al Segno del Toro. Non è passata quindi inosservata, nemmeno ai
più distratti, la massiccia presenza di nativi di questo Segno all’ultimo
Festival di Sanremo che ha confermato, in parte volutamente per scelta del
Direttore artistico, Toro pure lui, Baglioni, in parte casualmente, questo
assioma.
Ci
scostiamo almeno apparentemente da questa
interessante correlazione astrologica per prendere in esame un notissimo
gruppo musicale, che a Sanremo di quest’anno non era presente, ma che in un
certo senso sembra sintetizzare molto della conoscenza astrologica che sul
canto e sulla musica in generale abbiamo sinora avuto modo di osservare. Il
gruppo in questione è quello dei Matia Bazar, analizzato in quello che fu il
suo assetto originario e che ha iniziato a venir meno con l’abbandono del
gruppo di due suoi componenti portanti, anche se poi successivamente per uno di questi si è trattato di uno stop
momentaneo. L’assetto originario del gruppo prevedeva i seguenti componenti:
Piero Cassano, segno solare Vergine, Aldo Stellita, segno solare Leone, Carlo
Marrale, segno solare Pesci, Giancarlo Golzi, segno solare Aquario e Antonella
Ruggero, splendida voce solista del segno dello Scorpione.
Appare
subito evidente come la Ruggiero si sia
trovata a fare da involontaria mediatrice tra due assi zodiacali: quello
Vergine/Pesci e quello Aquario/Leone. La sua voce da soprano leggero ma con
un’ampia estensione vocale, le ha permesso agevolmente di passare da ogni genere
di acuto e, successivamente, anche da ogni tipo di musica, dal pop a quella
organistica. Cosa assai curiosa per una
Scorpione con anche la Luna nel Segno, una voce così potente, bella,
timbricamente pulita ma capace di passare da un perfetto acuto cristallino, ad uno invece più “rock” e
graffiante, più in linea con quello che chiederebbe il suo Segno zodiacale. E’
stata per molti anni la vera anima del gruppo e difatti, non appena lo ha lasciato,
le altre scelte dei nuovi Matia, pur molto belle, non hanno mai equiparato la
bellezza della voce di Antonella. Questo sottolinea che, come spesso succede, Antonella è sì,
Scorpione, ma Toro per compensazione, anche la sua posizione solare nel Tema ci
parla infatti dell’Elemento Terra.
E
si arriva al giorno in cui è comparsa sulla scena Silvia Mezzanotte. Silvia,
come classicamente si vuole, è una Toro e la sua timbrica è abbastanza simile a
quella di Antonella anche se, ovviamente, con i dovuti distinguo. Nel frattempo
il gruppo originario era quasi completamente disperso, restando solo gli
originali Piero Cassano, rientrato nel gruppo, e il suo amico Giancarlo Golzi.
Con Silvia gli equilibri originari sembrano riprendere vita e difatti il gruppo
riesce nuovamente ad ottenere la
vittoria e un piazzamento interessante a Sanremo nel 2002. Se Antonella aveva
però forti valori Scorpione, qui vi è un tripudio di valori venusiani, sia
taurini che bilancini, sottolineando come Silvia sia stata maggiormente dotata
di capacità di mediazione tra i vari componenti del gruppo ma anche di
caratterizzarlo con un buona dose della sua femminilità. Poi la decisione di Silvia
di provare la carriera da solista che, immaginiamo, deve aver provocato non
poche incertezze nel gruppo, fino al suo ritorno per poi l’uscita definitiva
due anni fa a cui ha fatto seguito anche quella dell’ultimo “superstite” della
formazione originaria, ossia Piero Cassano.
L’osservazione
di questo gruppo, prendendolo ad esempio come piccolo microcosmo di un
macrocosmo assai più ampio, ci fa intravedere anche come connessi ai valori
tradizionali astrologici legati alla musica, più che al canto in sé, siano
rispettati: Pesci e Aquario sono infatti altri due Segni molto in vista per chi
cavalca la specializzazione artistica delle sette note. Certo è che questo
gruppo genovese ha lasciato un solco indelebile nel panorama musicale italiano
e non ci resta che attendere come il nuovo corso più giovane degli eredi del
gruppo saprà far fruttare quanto costruito in precedenza.
Testo di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati