domenica 13 maggio 2012

LA STOCCATA DI GRASSO


Ha lasciato tutti interdetti quando, durante la trasmissione “la zanzara” di radio24, il capo dell’antimafia Pietro Grasso ha esclamato, con la chiarezza consueta  che lo contraddistingue, che il Governo Berlusconi si meritava un premio perché, assieme ad Alfano, aveva messo a segno non solo un discreto numero di arresti di mafiosi, ma aveva anche sequestrato  oltre 40 miliardi di beni di quest’ultimi. E con altrettanta chiarezza ha attaccato il magistrato Ingroia  per aver dichiarato la sua fede politica, sottolineando che un magistrato non dovrebbe schierarsi politicamente.  Sono state affermazioni che hanno avuto un effetto dirompente che ha però  confermato come Grasso non abbia timore di fare dichiarazioni anche molto scomode.
Nel suo tema troviamo la congiunzione Marte/Mercurio che ben descrive come questo magistrato non sia affatto timoroso di esporre verbalmente il suo pensiero, anche andando controcorrente  mentre il transito di Plutone al suo Sole radix lo pone maggiormente sotto i riflettori. La sopracitata congiunzione Marte/Mercurio, in  Sagittario, però, lo spinge anche ad essere talvolta molto impulsivo nelle sue  esternazioni e questo lo espone a dichiarazioni impopolari.
Ecco il ritratto di Grasso che avevamo proposto nell’ottobre 2011:
PIERO GRASSO E I GIOVANI
Non capita tutti i giorni di avere l'opportunità di sentir parlare, in un'aula in fondo nemmeno troppo grande, di fronte ad una platea di ragazzini delle classi finali della Scuola Secondaria di I Grado (come attualmente si chiamano le Medie), un magistrato del calibro di Piero Grasso, che fu giudice al maxiprocesso di Palermo dove Giuseppe Ayala rappresentava l'accusa, assieme al grande Giovanni Falcone ed unico sopravvissuto di quel trio Falcone, Borsellino e Grasso, che la Mafia aveva già deciso di cancellare ma che, nel caso di Grasso, fortunatamente, non ebbe modo di colpire se non con degli inquietanti avvertimenti.
Nato il 1° gennaio 1945, a Licata (ora di nascita non in mio possesso) Piero Grasso è  Capricorno con una splendida congiunzione Giove/Nettuno in aspetto positivo  ad Urano, che probabilmente ne ha condizionato la vita in modo imprevisto ma sempre fortunoso, dal primo incarico come Pretore di un paesino dell'entroterra di Enna dove da 5 anni mancava un pretore e dove si poté "fare le ossa" con la mafia agricola del posto, al nuovo e più prestigioso incarico con Falcone, alla Procura di Palermo dove, con umiltà ma anche con determinazione tutta capricorniana, si fece carico dell'analisi di migliaia e migliaia di pagine di tutti gli indagati di quel maxi processo.
Sentirlo parlare nel suo modo pacato di fronte a tanti giovanissimi affascinati dal suo tono diretto, chiaro e preciso mentre raccontava le sue paure (ben espresse da quel Nettuno in Bilancia apice di un Quadrato a T a Saturno/Sole), le sue esperienze di vita, peraltro vissuta attorniato da guardie del corpo armate fino ai denti che persino in una scuola non lo perdevano di vista, ha prodotto una grande lezione di vita: "Dovete fare sempre il vostro dovere e non importa se qualcun altro vanificherà il vostro lavoro. Quello che conta è che voi abbiate fatto fino in fondo il vostro dovere".  Può un Sole così saturnizzato esprimersi meglio di così?


Di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati




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