Dopo la tragedia di
Genova, l’attenzione di tutti si è subito appuntata sulla figura dell’ing.
Riccardo Morandi che, negli anni ’60, progettò e realizzò quello che sarà poi
chiamato dai Genovesi “il Ponte di Brooklyn”, inaugurato proprio pochi giorni
dopo il suo compleanno, e che per
l’epoca era illustrato come un avveniristico gioiello dell’Ingegneria italiana,
tanto da annoverare un altro ponte assai simile, sempre di Morandi, a Maracaibo
in Venezuela, il ponte «General Rafael Urdaneta» anch’esso inaugurato nei 20
giorni prossimi al compleanno dell’ingegnere, ma anche altri ponti in Italia e all’estero
tutti con caratteristiche particolarmente innovative a cui non sono mancate contestazioni.
A distanza di 50 anni,
sono state messe in luce le criticità che il progetto del ponte di Genova recava
in sé, senza considerare però che il traffico sul tale ponte negli anni ’60 era
assai diverso da quello attuale, visto che all’epoca non esistevano i TIR e
nemmeno un numero cospicuo di automobilisti che quotidianamente quel ponte lo
percorrevano, sottoponendolo a sollecitazioni estreme, a cui indubbiamente si
aggiungono altre concause. Però non si può non notare come il ponte gemello
venezuelano fosse stato colpito, poco tempo dopo l’inaugurazione, da una
petroliera… evento non previsto dal progetto e che ne causò il crollo. Anche
gli altri ponti italiani sono più o meno a rischio di crollo e in molti casi
già chiusi da tempo.
Interessante
innanzitutto la mappa astrocartografica : in Venezuela troviamo Nettuno
culminante al Discendente, mentre in Italia è di nuovo culminante al Fondo
Cielo. Nettuno, vale la pena ricordarlo, è da un lato il pianeta degli ideali,
del sogno e anche delle idee geniali ma dall’altro è indice di errori, inganni
e una tendenza a farsi prendere la mano dalle proprie visioni distaccandosi
troppo dalla realtà oggettiva.
Poiché le RS funzionano
eloquentemente anche post mortem, nella RS attuale di Morandi troviamo
sottolineato un improvviso quanto eccezionale ritorno alla ribalta
dell’attenzione pubblica ma il brutto stellium in Casa 8 indica anche che
questo improvviso riaccendersi di popolarità non avviene per eventi positivi ma
drammatici e che possono compromettere la reputazione del soggetto. Questo va a
innestarsi agli indicatori del suo TN che sono contraddistinti dalla brutta posizione
Saturno/Marte che si aggiunge all’altrettanto nefasta posizione di
Urano/Plutone: l’estero ma anche i trasporti e l’edilizia sono settori critici
e certo non costituiscono una garanzia di stabilità per chi decide di puntare
tutto sulla costruzione di ponti.
Testi
di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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