In questo periodo la
dialettica politica ha cambiato decisamente volto. Mentre sembra procedere
l’archiviazione dei veterani di Partito, sulla scena i riflettori sono tutti
per loro: Matteo Renzi e Beppe Grillo.
Interessante notare
come, mentre il primo è Capricorno, l’altro è invece dell’opposto segno del
Cancro: ciascuno dei due, quindi, istintivamente conosce bene i punti deboli
dell’avversario perché è capace di immedesimarsi in lui fino a cavalcarne reciprocamente
i cavalli di battaglia. Così Grillo chiede di abolire i finanziamenti ai
Partiti e Renzi rilancia con la proposta di tagliare Province e Senatori. Ma
questa dialettica, che in modo assai più blando abbiamo notato alcuni anni fa
con Fini e Veltroni, non finisce qui. Sia Grillo che Renzi, infatti, hanno asc.
Gemelli ma mentre Grillo ha anche il Sole in Casa 3, co-significante dei
Gemelli, Renzi ha il Sole in Casa 8, co-significante dello Scorpione: battute
in rapida successione, sarcastiche, amante dei giochi di parole (immediato
l’aver ribattezzato “Renzie” il neo Segretario del PD ricordando così il
personaggio di Fonzie di Happy Days) il primo mentre arguto, intelligente ma
anche capace di battute al vetriolo il secondo. Inoltre, la Luna di Beppe e’
proprio in Capricorno, come anche quella di Matteo: in ambedue, la mente è
lucida e pragmatica
Grillo è molto
gemellino, pertanto è quasi più interessato ad osservare cosa succede attorno a
lui che non a farne direttamente parte. L’incostanza tipicamente mercuriale è
qui però frenata dai valori Cancro/Capricorno che lo rendono a tratti un po’
troppo lamentoso ma dal tono sempre molto popolare, affabile, quasi come uno di
famiglia, che parla per slogan. Tutti ricordano il suo “Arrendetevi!” gridato
ai politici ma l’incostanza mercuriale lo porta anche a spalmare la sua
attenzione su troppi fronti, senza riuscire a compattare appieno la sua truppa
che, non a caso, guida prevalentemente da Internet, mezzo gemellino per
eccellenza. Dal canto suo Matteo utilizza gli stessi meccanismi mercuriali di Grillo ma privi di quel lamento cancerino:
Matteo appare giovane tra i giovani, il suo inno, nella prima campagna delle
primarie era, non a caso, “we are young” ma è anche un politico nato, in virtù
del suo Sole in Casa 8.
Chi la spunterà tra i
due? Entrambi per ora sono solo registi al di fuori della mischia, ma nel caso
di Renzi questa situazione sembra destinata a cambiare. Su di loro, in questo
periodo, però, spicca, come sempre succede tra due “litiganti” il terzo uomo:
Papa Francesco, anche lui un mercuriale, anche lui capace di parlare ai giovani
e di utilizzare i media con arguzia e divertimento. Ma questa è un’altra
storia.
Di
Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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