Che aspetto deve avere
un criminologo? Inutile dirlo, ma difficile non immaginarlo alla “Sherlock
Holmes” che, lente in mano, si aggira
con circospezione sulla scena del crimine. Soprattutto lo immaginiamo di sesso
maschile, di poche parole, che compie il suo lavoro alla larga dai riflettori.
Eppure, da quando l’Italia si scoprì appassionata di gialli con il “caso di Avetrana”,
che dette il via ad una lunga serie di dirette tv e dibattiti tra colpevolisti
e innocentisti, abbiamo scoperto che la figura del criminologo può essere ben
diversa dallo stereotipo appena descritto, indossare magari un tacco 12, avere
lunghi capelli biondi, aspetto da attrice ma una forza ed un vigore nel
difendere le proprie convinzioni che fan crollare in pochi secondi l’idea di trovarsi di fronte ad una trepida e
timida fanciulla spaesata nel fantasmagorico mondo dei mass media. Roberta
Bruzzone infatti sviscera le sue tesi, dibatte con le controparti, affronta
tranquillamente qualsiasi tematica anche la più scomoda, sempre con una grinta
da leonessa, mostrando sicurezza e abilità, accompagnata da una parlantina
combattiva e che lascia poco spazio alle repliche, capace di ridurre al
silenzio in poche battute anche il più agguerrito antagonista.
Meraviglia innanzi
tutto non trovare nel suo TN alcun valore Scorpione, anzi. Sole e Luna sono nel
gentile quanto dolce segno del Cancro: appare evidente che ci troviamo di
fronte ad un Cancro compensato, ossia un Cancro che agisce come un Capricorno,
la cui passionalità nel propugnare le proprie idee nasce dall’elemento Fuoco,
molto marcato nel tema ed in particolare da un deciso Marte in Ariete.
Approfondendo però il suo TN non possiamo con riconoscere l’impronta di
Plutone: nel suo curriculum vitae la Nostra infatti si dichiara specialista in
criminal profile e in molte delle sue affermazioni televisive sembra quasi
anticipare quella che è l’evoluzione psicologica della persona che sta
analizzando in quel momento. Com’è noto, Plutone è connesso proprio alla capacità
scorpionica di indagare nel profondo, nell’essere affascinati dal mondo del
crimine, dalla cronaca nera. L’alternativa a questo imprinting zodiacale
sarebbe potuta essere l’attività di archeologo – non sappiamo se la Dott.ssa
Bruzzone abbia mai considerato la cosa – ma con tutto quel Fuoco nel Tema i
luoghi bui, angusti, al di fuori della scena, del crimine prima ma della tv
poi, non avrebbero prodotto un uguale risultato.
Come sempre capita,
quando una donna ha successo automaticamente è anche bersaglio di critiche e
parodie, come quella di Virginia Raffaele che le è costata una querela da parte
della Bruzzone, ma non possiamo che essere con Roberta perché nei casi che
segue discussi in tv, è sempre al fianco dei familiari delle vittime, spesso
invece trascurati.
Di
Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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