E’ inutile nasconderlo:
la tecnica delle RS da un lato affascina, dall’altro provoca reazioni a volte molto
contraddittorie se non avverse, ma certo non lascia indifferenti. Se nessuno si
sognerebbe mai di affermare che i Transiti, come tecnica, non sono efficaci, per quanto riguarda invece
le RS, prima c’è un segnale d’interesse
poi improvvisamente si cerca di modificarne il metodo pretendendo di contrastarne
la validità. Spesso inoltre tutto questo avviene senza avere sufficiente
esperienza, con procedure ben lontane da quello che è l’approccio consueto con
questo metodo di lavoro.
Come ho sottolineato
altre volte, innanzitutto le RS si basano su un principio sostanziale: il
momento del compleanno è quello più determinante per gli avvenimenti dell’anno
che si apre. Ne consegue quindi che, per ottenere il massimo beneficio, occorre
spostarsi dove gli Astri sono posizionati in modo tale da permettere il
raggiungimento degli obiettivi prefissati. Questo non significa, come sembrano
pensare alcuni, che si sia obbligati dall’astrologo a spostarsi: l’astrologo,
come qualsiasi operatore di ogni altro settore, si limita a suggerire la
località che reputa migliore spiegando i motivi della sua scelta. Sta poi al
soggetto decidere se accettare il suggerimento oppure no. E’ però chiaro che se si opta per restare a
casa mentre gli Astri consigliano di spostarsi, ci si deve anche assumere l’onere
di accettare quello che la RS per il luogo dove ci troveremo segnala. Se al
contrario si accetta di spostarsi, questo non significa che basta andare a
Rimini un paio di giorni oppure che l’astrologo si diverta, un po’ sadicamente,
a consigliare l’Isola di Pasqua giusto per lo sfizio di mandare una persona nel
luogo più angusto del mondo. Significa soltanto che, per quel momento, la
località indicata è consigliata dagli Astri, sulla base dell’analisi del TN
della persona, della situazione – e quindi della RS in corso – che sta vivendo,
nonché sulla base di ciò che il soggetto vorrebbe ottenere. Se non si accetta questa
premessa, è assolutamente inutile rivolgersi ad un astrologo che utilizza la
tecnica delle RS. Altrettanto inutile è cercare di convincere l’astrologo in questione
che no, i transiti o gli aspetti nella RS prevalgono e pertanto ciò che l’astrologo
dice diventa automaticamente fallibile e vano.
Qui si apre un
ulteriore punto da chiarire. La tecnica delle RS è stata studiata in Italia
prevalentemente dall’astrologo Ciro Discepolo, che ha stilato un certo numero
di regole da seguire. Ma esistono anche altri modi di interpretare le RS, come
ad esempio quello francese, quello spagnolo o quello sudamericano. Quindi, optando
per uno qualsiasi di questi metodi, ad esempio quello sudamericano, significa
che ne dovremo seguire la metodologia e che questa difficilmente sarà
abbinabile ad un’altra. Così, ad esempio, se si è morpurghiani, non terremo
affatto conto delle RS ma solo dei Transiti. Questo concetto, che potrebbe
apparire ovvio e banale, è invece continuamente fonte di equivoci: si continua
così a valutare la tecnica delle RS in maniera soggettiva, mentre in realtà
occorre soltanto scegliere quale metodo usare, valutare oggettivamente se
questo è efficace o meno e poi procedere sulla strada migliore.
Allora, personalmente,
utilizzo con efficacia le RS, trovo che siano un metodo previsionale molto valido
e allo stato attuale direi anzi il più efficace, così come adopero delle
tecniche molto precise per i miei report sulla Luna. Anche in questo caso ci
sono state molte reazioni: c’è chi sostiene che questi affermano cose che
chiunque è in grado di dedurre, chi si chiede che utilità possa mai avere il prevedere
un evento che non si potrà evitare. Anche qui sfatiamo un mito: mio obiettivo
non è affatto quello di dimostrare la mia più o meno facilità nel convincere i
lettori che un certo evento si verificherà. Il mio obiettivo, come ho detto
altre volte, è semplicemente studiare, applicare, verificare e affinare un metodo
di lavoro. Perché forse non tutti lo sanno, ma per dimostrare la scientificità
di una qualsiasi disciplina occorre un piccolo e semplice presupposto: avere un
metodo la cui applicazione sia ripetibile e porti sempre allo stesso risultato.
Questo, a mio avviso, è il vero sale dell’Astrologia. Se invece si pensa ancora
che l’Astrologia debba essere semplicemente un qualcosa di impalpabile,
esoterico, i cui responsi possono dire tutto e il contrario di tutto perché solo la casualità porrà il tutto in essere, allora si appartiene,
a mio avviso, soltanto alla categoria di quelli che ho più volte denominato “astrologi
del caso”.
Di
Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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