Era il 19 febbraio 2012
quando al largo delle coste dello stato indiano del Kerala due pescatori
restavano uccisi e, con uno stratagemma, si facevano sbarcare i due fucilieri
La Torre e Girone per accusarli dell’omicidio. Accusa, però, mai realmente
formalizzata dall’India così come non sono nemmeno mai state rese note le
indagini. Si sa, però, sia pure informalmente, che i Nostri non avevano in
dotazione quel tipo di arma e, dopo un primo
sospetto su un’altra nave vicino a quella dei due fucilieri, si ipotizza
addirittura che i pescatori possano essere caduti sotto un fuoco che doveva essere
amico. Insomma, se la vicenda è ancora tutta da dipanare, una cosa appare
certa: due fucilieri della Marina Italiana che si limitavano a scortare una
nave per evitare azioni di pirateria, sono ormai da oltre 4 anni incastrati
nelle maglie della burocrazia indiana, ma vittime anche, loro malgrado, dei
vari cambi di Governo avvicendatisi in Italia che certo non hanno agevolato una
rapida risoluzione della cosa. Nei prossimi giorni, L’Aja si pronuncerà sulla
concessione o meno dei domiciliari ai due fucilieri, nel qual caso finalmente
potranno almeno trascorrere in famiglia la loro detenzione in attesa che
l’India o L’Aja arrivino ad un verdetto.
Questa vicenda offre lo
spunto per sottolineare innanzi tutto come i Gemelli (Segno di La Torre), se sottoposti
a forte stress che, per la loro natura mercuriale di leggerezza e brio sono
incapaci a gestire, possano avere problemi di salute anche gravi, di natura
neurologica. Ecco che La Torre subisce un ictus e tuttora è in fase di
riabilitazione ma già i medici stanno pensando ad un possibile intervento. Nel
periodo dell’incidente ai due pescatori, poi, la situazione astrale era tragica
e ben spiega come, per il Nostro, questa vicenda sia stata assimilabile ad un
sentirsi in pericolo di vita, indipendentemente che poi lo sia stato realmente
o meno.
Attualmente le cose non
vanno affatto meglio: la salute è sempre al primo posto e sempre problematica
perché la causa di stress che ha provocato questo stato di cose ancora non è
stata rimossa e il Nostro, sebbene sia l’unico dei due che possa contar sul
conforto familiare essendo a casa, continua ad essere fortemente segnato da
questa vicenda. La salute continua quindi ad essere il principale problema da
risolvere ma, dati i transiti, anche l’esito de L’Aja rischia di essere vissuto
negativamente.
Resta l’amaro in bocca
per come tutta questa vicenda sia stata condotta politicamente ma anche la
consapevolezza che, come disse Churchill nelle sue celebri memorie, il miglior
soldato è quello italiano e difatti sia La Torre che Girone hanno sempre
rispettato quanto veniva loro chiesto dal Paese, anche se questo Paese non
sempre sembra essersi mostrato altrettanto corretto nei loro confronti.
Di
Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati