La memoria storica è un
concetto estremamente volatile. Spesso infatti abbiamo difficoltà nel ricordare
avvenimenti, anche molto cruenti, avvenuti poche settimane fa, figuriamoci cose
assai più, per così dire, di poca risonanza, soprattutto se non ci riguardano
direttamente.
Allora, approfittando
dell’ingresso del Sole in Scorpione, che com’è noto, di memoria ne ha da vendere,
forse secondo solo al Cancro, vorrei fare un po’ di riassunto del panorama
astrologico sul web che attraversa una ventina d’anni e che mi riguarda in
prima persona.
Era il gennaio 1998
quando effettuai, con una certa emozione devo dire, il mio primo collegamento
ad Internet. Fino a quel momento avevo totalmente ignorato l’esistenza di
questo mezzo, non certo perché non né conoscessi l’esistenza ma perché, a mio
avviso, non rivestiva alcuna utilità. Quanto mi sbagliavo! La molla scatenante
per tale drastico cambio di veduta fu l’occasione che mi fu offerta della
pubblicazione di un mio articolo in rete: se volevo capire chi e dove lo stesse
pubblicando, dovevo per forza connettermi. Ebbene, non passarono che pochi mesi
che, ad ottobre dello stesso anno, per l’esattezza, accettavo di fondare un
sito web di Astrologia che sarebbe divenuto all’epoca il primo sito italiano di
servizi interattivi ma che aveva, premessa per me indispensabile, la
caratteristica di affrontare l’Astrologia esclusivamente in modo accurato e
professionale. Soprattutto, partì sin dall’inizio con una sezione italiana e
una inglese. Cominciai quindi a contattare gli astrologi che già allora in un
modo o nell’altro, direttamente o meno, conoscevo e il primo in assoluto fu
Noel Tyl. Il suo consenso alla pubblicazione,
e traduzione, di un suo articolo non era così scontata dato che mi
raccontò che proprio in Italia avevano pubblicato un suo libro … e lui non
aveva ricevuto nemmeno un dollaro di diritti d’autore! Ad ogni modo, la caratteristica
del sito per cui mi stavo dando da fare, dal nome di “Armonie Stellari”, era no
profit e quindi era chiaro sin dall’inizio che chi pubblicava, lo faceva
gratuitamente ma con la certezza di una notevole visibilità. Così mi orientai sì,
sul panorama italiano di astrologia,inizialmente però per me poco entusiasmante
salvo qualche eccezione: in quel periodo infatti, se si eccettuava la Scuola
Morpurgo e quella di Discepolo, il resto
era caratterizzato soprattutto da oroscopi mensili e giornalieri. In poco tempo
però nacquero le prime soddisfazioni: si fu i primi a pubblicare un corso
completo di Astrologia Oraria, introducevo, prima in Italia, l’Astrologia
Uraniana rivolgendomi sia alla Scuola Americana che a quella originaria di
Amburgo e non mancò molto che entrai in contatto con un ricercatore
interessante ma del tutto sconosciuto, che aveva effettuato alcuni studi sull’intera
popolazione francese, confermando la regola
del compleanno per eventi quali morte e matrimoni: si trattava di Didier
Castille, attualmente molto vicino all’ambiente di André Barbault ma che all’epoca
suscitò in Italia non poco sconcerto: “Figuriamoci se una persona può accedere
ai dati dell’intera popolazione francese!” mi sentivo ripetere da colleghi
italiani … e nemmeno leggevano che costui lavorava, e credo lo faccia tuttora,
per il Centro dati francese che si occupa dei censimenti!
Un'altra ricerca
davvero innovativa, fatta inizialmente a tre mani, poi a due, fu quella
relativa alle Armoniche di John Addey:
il primo articolo, che prendeva in considerazione i Presidenti USA con un focus
sui Kennedy, vedeva l’analisi sia dal punto di vista classico che di quello di
Addey delle Armoniche. L’articolo piacque, fu pubblicato da una nota rivista di
Astrologia ma, guarda caso, la scelta editoriale fu proprio quella di sopprimere
la parte relativa alle Armoniche. Uno studio di alcuni anni dopo, invece,
vedeva l’analisi di diversi casi di morte violenta, effettuando una piccola
statistica con astrologia tradizionale e una parte analoga ma utilizzando
esclusivamente le Armoniche. In quel caso, l’articolo ebbe molta risonanza, ma soprattutto
per la parte astrologica da me curata perché successivamente ampliai il
campione, l’articolo fu apprezzato da astrologi americani e in poco tempo mi
aiutarono a tradurlo anche in altre lingue, come tuttora si può leggere sul
Sito "Astralis".
Poco dopo il 2000 ebbi un’altra idea: perché non fare dei
video, con protagonisti astrologi di una notevole levatura, italiani e non, che
spiegassero argomenti ben precisi o facessero delle piccole lezioni di Astrologia?
Purtroppo però all’epoca Armonie Stellari era scomparso e lasciava solo un
pallido ricordo di sé in un altro sito il cui nome preferisco nemmeno nominare.
Mi fu risposto dalla Direzione Editoriale di allora “Figurati! E chi mai si
interesserebbe a ciò? Magari facendo prima una campionatura di mercato …” E sappiamo
invece oggi com’è andata: non c’è astrologo italiano che non abbia registrato “pillole”,
“schegge” o qualunque altro nome vogliano avere, tutti video a tema.
Ma l’Italia non ha mai
brillato per arguzia, purtroppo, e mentre da un lato l’ambiente astrologico mi
dava questo tipo di risposte dimostrando assai poca lungimiranza, dall’altro
quello editoriale di un certo calibro si ritrovava a pubblicare, nello stesso
periodo, audiolibri semplicemente perché avevano delle musiche che non sapevano
come utilizzare e così avevano pensato di far leggere a qualche personaggio
noto dei piccoli racconti. Non vi dico cosa mi fu risposto quando provai a far
presente che l’audiolibro è ottimo per chi fa jogging, va in treno o in aereo, vuol salvaguardarsi la vista ma vuole
anche leggere un buon libro. Ancora gli audiolibri hanno qualche difficoltà ma
già rispetto allora siamo avanti anni luce.
Adesso sento parlare ancora
di video, di Armoniche ed altre “innovazioni”… ed io penso che allora il lavoro
di quel periodo non è andato sprecato. Ora c’è chi ritiene inutili i miei
report sulla Luna, ma la risposta è negli accessi, non tanto italiani, comunque
assai cospicui, ma soprattutto da USA, Russia,Polonia e via via altri Paesi
stranieri. D’altro canto come si suol dire? “Nemo propheta in patria”… e quindi
io, come allora, proseguo imperterrita anche se molti amici di quel tempo, come
Carolyn Egan, Lois Rodden, Marion March, ecc., sono ad ammirare le stelle più
da vicino ma, almeno nel loro Paese, hanno saputo lasciare spazio ad altri
giovani pieni di idee.
Di
Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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