Dopo un’estate alquanto
controversa che ha visto le dimissioni del Governo Conte supportato dall’alleanza
M5S-Lega, il 5 settembre 2019 ha preso vita, non senza polemiche, il secondo
Governo Conte, stavolta supportato dall’alleanza M5S-PD-Leu. E’ un governo che,
nelle intenzioni di tutte le parti coinvolte, dovrebbe arrivare a fine
legislatura, ossia al 2023. Sarà davvero così?
Dando un’occhiata al Tema
eretto per il momento in cui anche l’ultimo ministro ha apposto la sua firma,
ossia le 10:25, notiamo subito un ASC Bilancia e un poderoso stellium in
Vergine e in Casa 11. Appare evidente, quindi come il nuovo governo sia soprattutto
un “governo di servizio”, ossia un governo ben disposto a sottostare a regole e
direttive di altri anziché acquisire una decisa posizione autonoma. E’ però
anche un governo che appare dotato di fair play, teso a creare nuove alleanze e
rinsaldare quelle antiche. Il dialogo con gli altri sarà uno dei punti focali ma
sarà anche caratterizzato da freddezza, poca trasparenza e mero opportunismo.
Poiché Giove forma apice di un quadrato a T con lo stellium appena citato e
Nettuno, avremo anche una spiccata tendenza di questo esecutivo a pontificare,
a dare lezioni morali agli altri, a curare più gli aspetti finanziari che non
quelli assistenziali. Pertanto le promesse avanzate precedentemente, il settore
dell’Istruzione e il rapporto con i giovani ne diventeranno il tallone d’Achille.
Saranno possibili anche nuove tasse a carico dei fondi privati e delle banche.
Il quadro d’insieme, che
in parte ricorda un po’ anche certe brutte posizioni della RS di Conte, fa
presagire che la stabilità dell’esecutivo sarà piuttosto precaria e che,
comunque, si tratterà di un governo non di lunga durata, caratterizzato,
malgrado l’ostentazione di un’apparente tranquillità, da tensioni e guerre
sotterranee che ne mineranno alla radice i cardini principali.
Testo
di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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