Se lo sono litigato a
suon di battute durante la campagna elettorale perché in molti avevano notato
come il giorno delle elezioni Europee coincidevano proprio con il suo
compleanno e così il capo storico del PCI, Enrico Berlinguer, sembra aver
preso, dall'alto dei cieli, la sua insindacabile decisione dando la benedizione
al nuovo PD di Matteo Renzi, che ha portato a casa un risultato quasi
plebiscitario e, malgrado si trattasse di Elezioni Europee e non politiche, chi
invece sin dall'inizio aveva voluto dare alla consultazione popolare un
significato di peso assai diverso, si è trovato con un pugno di mosche in mano.
Com'è noto il TN
continua a funzionare anche dopo la morte del soggetto e questo ci da modo di
constatare, innanzi tutto, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di come la data
del compleanno sia quella in assoluto più importante per gli avvenimenti, in
positivo o in negativo, della vita di una persona. Inoltre, in questo
particolarissimo caso, serve anche a dimostrare come la RS di Enrico non sia
affatto muta riguardo all'evento: Venere
e Urano in Casa X, quella del successo, porta proprio ad un cambiamento molto
positivo per un leader storico che, ovviamente, coinvolge quello che resta del
suo partito.
Tutto bene allora?
Direi proprio di no. Le RL sia di Grillo che di Renzi sono decisamente critiche
e si vanno a sommare alla loro RS altrettanto brutta: malgrado l'euforia per la
vittoria, il Primo Ministro deve affrontare un percorso del tutto in salita
mentre Grillo dovrà smaltire lo scotto e riorganizzare le energie. Per Renzi è
indubbiamente una bella soddisfazione la fiducia che il popolo sta riponendo in
lui ma non ci dimentichiamo che è segretario di un partito che non è scevro di
correnti e divisioni interne e le manovre occulte per fargli un brutto
sgambetto sono ben lontane dall'essere acquietate.
Di
Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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