martedì 14 maggio 2019

IL CASO DI EMANUELE SCIERI




La giustizia è a volte lenta, talvolta lentissima, però è sempre pronta a riaprire quei casi che, apparentemente classificati in maniera diversa, si scopre essere poi un omicidio. Abbiamo già visto il caso di Elisa Claps, ritrovata dopo moltissimo tempo ma il cui cadavere ha permesso comunque di mandare in prigione il colpevole, lo rivediamo adesso nel triste caso di Emanuele Scieri.

Com’è noto a chi ha avuto occasione di fare il servizio militare, ormai da decenni abolito, nelle caserme vigeva, forse in maniera più blanda vige tuttora, quel fenomeno chiamato “nonnismo” in cui i militari, allora di solito quasi vicini al congedo, prendevano di mira le nuove reclute e soprattutto quelle che apparivano più deboli, assumendole al ruolo di vittime preferite per ogni genere di scherzo. Di solito questi atti di “nonnismo” erano per la stragrande maggioranza innocui, almeno sotto il profilo fisico perché sotto quello psicologico, se la persona era molto sensibile, sicuramente non la lasciavano indenne. In taluni casi, invece qualcuno si lasciava prendere la mano ed allora erano dolori.

Dalla ricostruzione fatta sul caso Scieri, troviamo l’antefatto di un atto di nonnismo effettuato durante un viaggio in pullman quando, in piena estate, le reclute furono obbligate da alcuni a stare vestiti per tutto il tragitto con abiti invernali. Come si può facilmente capire, questo può aver causato, se non proprio lo stare male, quantomeno la sofferenza di chi, magari a causa del suo peso un po’ più accentuato, mal tollera il caldo. Pare infatti che proprio allora lo Scieri si sia ribellato a questo atto di inutile crudeltà, dando così il via ad una tremenda vendetta.

Dall’inchiesta sembra infatti che lo Scieri una notte sia stato obbligato a seguire alcuni suoi compagni verso una torre e, dopo averlo obbligato a salirci, sia precipitato. Inizialmente la vicenda fu archiviata come “suicidio” ma proprio recentemente appare un’altra verità: la vittima sarebbe prima stata percossa e poi, semi spogliata, obbligata a salire sulla torre mentre contemporaneamente si faceva di tutto per farlo cadere, per poi lasciarlo agonizzante a terra.

Notizia di questi giorni, la decisione della Procura di Pisa di riesumare la salma.

Nel suo TN troviamo diversi aspetti negativi ma quello più interessante, sotto il profilo di questa vicenda, è il Sole-vitalità, congiunto a Marte, e in aspetto negativo a Nettuno: la vitalità di Emanuele rischia di essere compromessa da un evento violento (Marte) basato su un inganno (Nettuno). Inoltre troviamo in posizione di conflitto tra di loro Saturno-Giove-Plutone: le persone più anziane e con una certa autorità che si pongono in maniera che rasenta il sadismo nei suoi confronti. Da notare inoltre come sia l’evento che l’arresto dei 3 possibili colpevoli, venti anni dopo, siano avvenuti nel fatidico range dei 20 giorni dal compleanno.

La svolta attuale vede ancora protagonisti Sole e Plutone, stavolta congiunti al Nodo Nord e questo fa pensare che forse anche per Emanuele sarà possibile avere giustizia sebbene così dopo tanto tempo.



Testi di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati


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