giovedì 29 febbraio 2024

GIOCHIAMO A RISIKO!... IN TRANSNISTRIA

 




Quando parlavamo di cosa sarebbe potuto succedere con Urano in Toro  https://astralisblog.blogspot.com/2019/11/uno-sguardo-al-futuro.html avevamo sottolineato come questa configurazione era presente proprio lo scorso secolo quando la Germania di Hitler iniziò la sua politica di conquista da un lato e di azzeramento degli ebrei dall'altro.

 

Adesso i riflettori, come già segnalato in precedenza https://astralisblog.blogspot.com/2015/06/giochiamo-risiko.html  si sono spostati su Russia e Cina a cui si aggiunge il Medio Oriente e, ancora una volta, con gli ebrei colpiti al cuore con gli eventi dello scorso ottobre.

 

L'Europa continua ad attraversare un periodo non facile e lo sarà fino al 2025, ma già da maggio 2024 dovrebbe riprendere fiato, almeno sotto il profilo economico. Ma cosa succederà in questo gioco di Risiko! di cui faremmo volentieri a meno? Notizia di oggi è che la Transnistria filorussa ha chiesto l'aiuto della Russia di Putin e questo significa solo un tentativo di allargare le prospettive politiche e territoriali dello Zar. La filosofia è quella ben rodata, utilizzata a suo tempo dall'Impero Ottomano, quando si inviavano inizialmente donne e bambini a chiedere asilo nel Paese di futura conquista e successivamente questi profughi chiedevano aiuto per presunte ingiustizie, al Paese di origine, facilitando quest'ultimo ad invadere nel nome del ripristino di una giustizia che sarebbe venuta meno. Allo stesso modo, i filorussi prima stanziatisi in Ucraina e poi ora quelli della Transnistria, hanno chiesto aiuto al "Grande Orso" che, ovviamente, non aspettava altro per fornire il proprio aiuto, cominciando con l'invadere l'Ucraina.

 

Abbiamo anche segnalato come lo Stato di Israele in questo contesto rappresenta l'anima sacrificale, così come la Regione della Palestina, affinché si aprisse un nuovo fronte di guerra che tenesse impegnate le forze occidentali e venisse abbassato, se non addirittura risolto, l'aiuto all'Ucraina. In tutto questo, sta passando sottovoce la minaccia della Cina che, non trovando sufficiente l'ormai piccola isola di Taiwan, adesso si rivolge anche contro le Filippine ed appare così molto più chiaro il disegno originario: Russia ad Ovest, Cina ad Est, creando un nuovo assetto mondiale dove gli Stati Uniti, a quel punto, sarebbero costretti a tirare i remi in barca, come sembra infatti minacciare un ringalluzzito Trump che ha già minacciato, qualora fosse rieletto, di non mandare più aiuti all'Ucraina ma non solo, anche di togliere l'appoggio NATO a tutti quei Paesi, ben 20, che spendono poca parte del loro bilancio per l'acquisto di armi o investimento nell'Esercito, lasciando così, sempre da quanto ha pubblicamente dichiarato, largo a Putin che, a quel punto avrebbe davvero mano libera.

 

E l'Europa? L'Europa, ma forse non se n'è ancora accorta, è attualmente attaccata potenzialmente da Est, ma sicuramente invasa da Sud e incapace di reagire con tempestività come gli eventi richiederebbero. Certo, possiamo riporre tutta la nostra fiducia nel 2025 quando cambierà ancora l'assetto mondiale e la libererà di alcuni pesi che rischiano attualmente di diventare macigni, ma occorre vedere se l'Europa riuscirà a fronteggiare la crisi mondiale che si sta delineando fino al 2025!

 

Il quadro politico attuale cambia tendenza tornando a favorire i venti di Sinistra e sarà pertanto molto interessante osservare l'andamento delle varie amministrative ma soprattutto delle Europee. Certo è che gli attuali Pianeti in Pesci, a cui fra poco si aggiungeranno sia Marte che Venere, renderanno ancora più baldanzosa la Russia ma potrebbero anche fornire gli strumenti all'Europa per ritrovare una compattezza finora molto latitante tra i vari Paesi che la compongono. Certo è che l'alleanza con gli USA, sia che vinca Biden che Trump, rischia di essere una sorta di boomerang che può portare a ritorcersi contro. Purtroppo, sia la Francia che la Germania, nazioni che guidano proprio l'Europa,

non sono in un momento felice e in particolare la Francia rischia di non riuscire a mantenere, come invece vorrebbe Macron, la sua leadership, troppo presto al centro di nuovi problemi interni.

 

Particolarmente interessante sarà la politica del Regno Unito nei prossimi mesi e allora... Che Dio Salvi il Re!

 

 

Testo di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati



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