lunedì 2 dicembre 2024

DI GUERRA E DI PACE

 


Con l'entrata di Plutone definitivamente nel Segno dell'Aquario, si sono immediatamente concretizzati i dialoghi sulle tregue dei vari conflitti in atto. Diciamo subito che è difficilissimo, per adesso, parlare di tregue o pace definitive e anche per altri due motivi astrologici degni di nota: Mercurio è in retrogradazione fino al prossimo 15 dicembre 2024 ma soprattutto Marte continua la sua opposizione a Plutone che si scioglierà solo dopo l'Epifania e che pertanto segnala un fuoco che cova sotto la cenere, salvo poi esplodere con eventi eclatanti.

 

Resta però il fatto che la tendenza adesso, al di là delle prove muscolari che ancora alcuni Capi di Stato tendono a fare, sia quella di mandare avanti le varie diplomazie al fine di trovare accordi e trattati finora impensabili. Attenzione però perché come avevamo segnalato precedentemente nell'articolo "Forte come una roccia, anzi… un muro!", https://astralisblog.blogspot.com/2021/09/forte-come-una-roccia-anzi-un-muro.html , l'undicesimo Segno dello Zodiaco sembra ami più costruire muri che abbatterli e ovviamente questi muri non sono necessariamente solo fisici ma possono essere anche politici.

 

Ma cosa si preannuncia nell'assetto geopolitico? Come avevamo accennato in tempi non sospetti (vedi "Giochiamo a "Risiko!"?", https://astralisblog.blogspot.com/2015/06/giochiamo-risiko.html ), la Cina sta emergendo come vera contrapposizione degli Stati Uniti mentre la Russia, per quanto cerchi di farsi spazio, rispetto al Paese del Dragone avrà un ruolo subalterno. Con Giove in Gemelli abbiamo già visto prendere campo l'asse Gemelli-Sagittario, non solo come   contrapposizione Cina-Stati Uniti, ma anche con l'elezione di Trump come nuovo Presidente USA. Giove però si prepara a lasciare questo Segno andando, da un lato, a favorire un po' l'Europa che, finalmente, nel 2025 saluterà Urano riuscendo a riprendere un po' dello spazio che ultimamente le è venuto a mancare ma d'altro canto proprio Urano porterà ulteriori difficoltà tra gli Stati Uniti e la Cina favorendo, da un lato, la crescita interna di questi due Paesi, dall'altro un aumento delle ostilità reciproche.

 

Testo di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati








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