Questa fase si può
riassumere in un'unica parola: instabilità. Instabilità sia politica, che
finanziaria e che può sfociare in ribellioni sempre più frequenti, insofferenze
alle regole precostituite, alle ingiustizie o a ciò che si percepisce come
tale. E' anche un periodo piuttosto delicato per eventi sismici, problematiche
riconducibili alla corrente elettrica, agli esplosivi e alle rivolte in
generale, che si esprimeranno non come rivolta organizzata, bensì come
"fiammate" indipendenti e pertanto anche più difficilmente
individuabili preventivamente.
La Borsa, e i mercati
finanziari in genere, saranno anch'essi soggetti all'instabilità generale,
dando luogo ad improvvise euforie di breve durata e a cadute verticali
anch'esse basate sul malumore del momento. In particolare forti ribassi per i
titoli relativi alle compagnie di energia elettrica e petrolifere.
Aree geografiche a
rischio: Slovacchia, Russia e Cina.
Per quanto riguarda
l'Italia, la situazione precedentemente esposta è particolarmente difficile: la
rabbia dei cittadini continua ad essere mal gestita e rischia di portare a
scontri piuttosto duri, sia verbali che sulle piazze. Gli affari interni saranno ancora all'insegna
di ulteriori, difficili privazioni che si ripercuoteranno sulla già difficile
situazione finanziaria delle famiglie.
Soluzioni positive, invece, coinvolgeranno il settore carcerario e
ospedaliero. Sotto il profilo atmosferico,
avremo un periodo freddo, ventoso e molto piovoso.
Di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati
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