Sembrava un disastro
aereo dovuto ad imperizia tecnica, il volo 9525 della German Wings che, partito
da Barcellona alle 10.01 del 24 marzo 2015, trovava la fine poco tempo dopo,
alle ore 10.47, a Prads-Haute-Bléone, sulle Alpi francesi. Il mondo e’ rimasto
esterrefatto nell’apprendere poi, ma già lo si intuiva dai commenti dei
piloti intervistati dalle varie emittenti televisive, che in realtà la
soluzione del rebus sulla causa di un simile incidente era ben più tragica. A
conferma delle ipotesi arrivano i dati della scatola nera che registra i rumori
di bordo e così si capisce come il co-pilota Andreas Guenter Lubitz,,
barricandosi letteralmente dentro la cabina, ha deciso di guidare l’aereo verso
le montagne e la morte certa, sia sua che delle 149 persone che lo
accompagnavano sul velivolo.
Il TN del volo reca dei
dati interessanti: Saturno prossimo al DS ci parla, oltre che di un evento nefasto
che può compromettere il viaggio, anche delle caratteristiche poi emerse del
pilota: affetto da depressione. E’ anche indice del carattere saturnino-capricorniano
del pilota stesso di cui, attualmente, sappiamo assai poco se non che era fin
da piccolo intenzionato con tutte le sue forze a fare il pilota. Nel TN del
volo troviamo anche un inquietante Plutone in Casa 8 al quadrato di Urano, a
sua volta congiunto a Marte, in Casa 11 e proprio Urano al trigono di Giove in
Leone, ossia il volo. Inoltre la Casa 4,
connessa con la fine dell’evento, ossia il volo stesso, si trova in Leone e il
Sole, che domina questo segno è in Casa 11,
che ci rimanda ancora ai lutti.
Gli stessi rimandi,
come una risonanza lugubre, li ritroviamo negli astri del pilota, che ha un Sole
pressoché stritolato dagli antivitali Urano e Saturno, molto stimolati da un
Giove egopatico che porta il soggetto, oltre che ad alternanza di stati
maniaco-depressivi, a cercare azioni che in qualche modo lo pongano
all’attenzione del mondo circostante.
E’ una vicenda
tristissima, che ha colpito molto tutti quanti ma che si spera serva d’aiuto
alle Compagnie aeree per migliorare
l’attenzione verso, oltre che i sistemi di sicurezza, le persone la cui vita
inevitabilmente viene affidata loro per il lasso di tempo di un volo.
Di
Laura
Poggiani
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