venerdì 27 marzo 2015

IL VOLO DEL TERRORE



Sembrava un disastro aereo dovuto ad imperizia tecnica, il volo 9525 della German Wings che, partito da Barcellona alle 10.01 del 24 marzo 2015, trovava la fine poco tempo dopo, alle ore 10.47, a Prads-Haute-Bléone, sulle Alpi francesi. Il mondo e’ rimasto esterrefatto nell’apprendere poi, ma  già lo si intuiva dai commenti dei piloti intervistati dalle varie emittenti televisive, che in realtà la soluzione del rebus sulla causa di un simile incidente era ben più tragica. A conferma delle ipotesi arrivano i dati della scatola nera che registra i rumori di bordo e così si capisce come il co-pilota Andreas Guenter Lubitz,, barricandosi letteralmente dentro la cabina, ha deciso di guidare l’aereo verso le montagne e la morte certa, sia sua che delle 149 persone che lo accompagnavano sul velivolo.

Il TN del volo reca dei dati interessanti: Saturno prossimo al DS ci parla, oltre che di un evento nefasto che può compromettere il viaggio, anche delle caratteristiche poi emerse del pilota: affetto da depressione. E’ anche indice del carattere saturnino-capricorniano del pilota stesso di cui, attualmente, sappiamo assai poco se non che era fin da piccolo intenzionato con tutte le sue forze a fare il pilota. Nel TN del volo troviamo anche un inquietante Plutone in Casa 8 al quadrato di Urano, a sua volta congiunto a Marte, in Casa 11 e proprio Urano al trigono di Giove in Leone, ossia il volo.  Inoltre la Casa 4, connessa con la fine dell’evento, ossia il volo stesso, si trova in Leone e il Sole, che domina questo segno è in Casa 11,  che ci rimanda ancora ai lutti.
 
Gli stessi rimandi, come una risonanza lugubre, li ritroviamo negli astri del pilota, che ha un Sole pressoché stritolato dagli antivitali Urano e Saturno, molto stimolati da un Giove egopatico che porta il soggetto, oltre che ad alternanza di stati maniaco-depressivi, a cercare azioni che in qualche modo lo pongano all’attenzione del mondo circostante.
 
E’ una vicenda tristissima, che ha colpito molto tutti quanti ma che si spera serva d’aiuto alle Compagnie aeree per  migliorare l’attenzione verso, oltre che i sistemi di sicurezza, le persone la cui vita inevitabilmente viene affidata loro per il lasso di tempo di un volo.
 


Di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati

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