"Perché tutti gli uomini eccezionali, nell’attività
filosofica e politica, artistica e letteraria, hanno un temperamento
melanconico, alcuni a tal punto da essere perfino affetti dagli stati
patologici che ne derivano?" (problemata XXX, nota inserita nel canone
aristotelico).
Il sottile confine che delimita la demarcazione tra creatività e
disagio psichico costituisce un enigma che affascina ed inquieta il pensiero
occidentale da millenni.
Il disagio psichico può essere occasione per il paziente di giungere a contatto, pur nella sofferenza, con aspetti del proprio sé che altrimenti resterebbero ignoti, come sono ignoti alla maggior parte delle persone ritenute "sane". Numerosi studi sulla creatività sottolineano l’importanza dell’esperienza del disagio psichico per lo sviluppo di quelle attitudini immaginative e di innovazione che sono caratteristiche della produzione creativa.
Il disagio psichico può essere occasione per il paziente di giungere a contatto, pur nella sofferenza, con aspetti del proprio sé che altrimenti resterebbero ignoti, come sono ignoti alla maggior parte delle persone ritenute "sane". Numerosi studi sulla creatività sottolineano l’importanza dell’esperienza del disagio psichico per lo sviluppo di quelle attitudini immaginative e di innovazione che sono caratteristiche della produzione creativa.
Del resto, come ben sanno gli studiosi, la sindrome
maniaco-depressiva è ricorrente negli artisti e nelle personalità
creative.
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Di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati
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