Occorre
fare due affermazioni che, si sa, lasceranno scioccati buona
parte dei nostri lettori. La prima è che,
con buona pace di chi ha provato con frasi del tipo “ma perché le fasi lunari
dovrebbero avere prevalentemente significati negativi?”, i nostri
report della Luna si mostrano sempre più affidabili nell’interpretazione.
Questo va detto non per vanagloria, ma perché, come più volte sottolineato l’interpretazione
degli avvenimenti segnalati dalla Fase Lunare è facilmente riscontrabile ed è
sotto gli occhi di tutti, pertanto segue il criterio scientifico che ogni previsione, per essere seria, deve
essere basata su una teoria ripetibile e verificabile che porta sempre allo
stesso risultato. Siamo ancora lontani dal poter segnalare tutti i variegati
eventi che si possono verificare in un mese, come molti vorrebbero, ma
segnalare quelli più importanti sotto il profilo mondiale non ci sembra affatto
poco.
La
seconda affermazione che creerà non poco sconcerto è la
seguente: ebbene sì, le RS funzionano.
Per chi crede in questo metodo, l’affermazione appare ovvia, ma lo è assai meno
per tutti quei colleghi che ne rifiutano il metodo e per coloro che ne sono
attratti solo fintato che si tratta di spostarsi a Rimini per il compleanno ma
che se devono affrontare, non dico un viaggio complesso, ma anche semplicemente
uno spostamento a Lisbona si chiedono angosciati se sia il caso o meno di spostarsi
e cercano rassicurazione proprio tra coloro che il metodo delle RS lo rifiutano
a priori. E’ questo un comportamento assai curioso ma non infrequente e che va di pari passo con chi afferma che “il
metodo previsionale basato sulle Fasi Lunari non ha nessuna utilità” oppure “evidenzia
solo lati negativi” oppure altre obiezioni tra le più svariate. In pratica, il
comune denominatore è soltanto uno: il terrore atavico che si possa veramente
effettuare con assoluta precisione una qualsiasi previsione. Ma perché questo
desta terrore? Perché verrebbe meno la convinzione che il libero arbitrio non
esiste, che siamo in realtà pedine di un tessuto orchestrato al di fuori di noi
e dove noi abbiamo facoltà di muoverci e decidere soltanto entro determinati
limiti. Non a caso, chi rifiuta il metodo delle RS è prevalentemente chi non
conosce affatto il metodo ma, malgrado ciò, si erge a giudice del metodo
stesso. E chi non si sposterà mai per il compleanno ma magari chiede pure rassicurazione
a chi quel metodo non lo applica, lo fa con la speranza che il metodo delle RS
sbagli e poter così affermare che, se non si è mosso, tanto non succederà
niente perché è lui stesso arbitro del proprio destino.
Noi invece sappiamo
bene che le RS funzionano e che non sono affatto, come sostiene qualcuno, una
sorta di rito scaramantico per esorcizzare le proprie paure: sono un metodo ben
preciso che permette di scegliere delle vie migliori per noi. Vie migliori, ma
sempre nell’ambito di quanto ci è permesso scegliere perché se scegliamo ad
esempio una località che non può rispecchiare gli avvenimenti che dovremo
affrontare nell’anno che ci apprestiamo a vivere, succederà sicuramente
qualcosa che ci impedirà di partire.
E’ però necessario che
chi sceglie di seguire un metodo, poi sia coerente con la scelta fatta e così è
assolutamente rispettabile chi non crede al metodo delle RSM e decide di
restare a casa. E’ bene però che sia ben cosciente che anche quella è pur sempre
una RSM: a casa propria, ma sempre mirata con tutto ciò che ne consegue.
Di
Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati