giovedì 26 novembre 2015

DIVAGAZIONI SUL TEMA ASTROLOGICO







Occorre fare due affermazioni che, si sa, lasceranno scioccati buona parte dei nostri lettori. La prima è che, con buona pace di chi ha provato con frasi del tipo “ma perché le fasi lunari dovrebbero avere prevalentemente significati negativi?”,  i nostri report della Luna si mostrano sempre più affidabili nell’interpretazione. Questo va detto non per vanagloria, ma perché, come più volte sottolineato l’interpretazione degli avvenimenti segnalati dalla Fase Lunare è facilmente riscontrabile ed è sotto gli occhi di tutti, pertanto segue il criterio scientifico  che ogni previsione, per essere seria, deve essere basata su una teoria ripetibile e verificabile che porta sempre allo stesso risultato. Siamo ancora lontani dal poter segnalare tutti i variegati eventi che si possono verificare in un mese, come molti vorrebbero, ma segnalare quelli più importanti sotto il profilo mondiale non ci sembra affatto poco.

La seconda affermazione che creerà non poco sconcerto è la seguente: ebbene sì, le RS funzionano. Per chi crede in questo metodo, l’affermazione appare ovvia, ma lo è assai meno per tutti quei colleghi che ne rifiutano il metodo e per coloro che ne sono attratti solo fintato che si tratta di spostarsi a Rimini per il compleanno ma che se devono affrontare, non dico un viaggio complesso, ma anche semplicemente uno spostamento a Lisbona si chiedono angosciati se sia il caso o meno di spostarsi e cercano rassicurazione proprio tra coloro che il metodo delle RS lo rifiutano a priori. E’ questo un comportamento assai curioso ma non infrequente  e che va di pari passo con chi afferma che “il metodo previsionale basato sulle Fasi Lunari non ha nessuna utilità” oppure “evidenzia solo lati negativi” oppure altre obiezioni tra le più svariate. In pratica, il comune denominatore è soltanto uno: il terrore atavico che si possa veramente effettuare con assoluta precisione una qualsiasi previsione. Ma perché questo desta terrore? Perché verrebbe meno la convinzione che il libero arbitrio non esiste, che siamo in realtà pedine di un tessuto orchestrato al di fuori di noi e dove noi abbiamo facoltà di muoverci e decidere soltanto entro determinati limiti. Non a caso, chi rifiuta il metodo delle RS è prevalentemente chi non conosce affatto il metodo ma, malgrado ciò, si erge a giudice del metodo stesso. E chi non si sposterà mai per il compleanno ma magari chiede pure rassicurazione a chi quel metodo non lo applica, lo fa con la speranza che il metodo delle RS sbagli e poter così affermare che, se non si è mosso, tanto non succederà niente perché è lui stesso arbitro del proprio destino.

Noi invece sappiamo bene che le RS funzionano e che non sono affatto, come sostiene qualcuno, una sorta di rito scaramantico per esorcizzare le proprie paure: sono un metodo ben preciso che permette di scegliere delle vie migliori per noi. Vie migliori, ma sempre nell’ambito di quanto ci è permesso scegliere perché se scegliamo ad esempio una località che non può rispecchiare gli avvenimenti che dovremo affrontare nell’anno che ci apprestiamo a vivere, succederà sicuramente qualcosa che ci impedirà di partire.

E’ però necessario che chi sceglie di seguire un metodo, poi sia coerente con la scelta fatta e così è assolutamente rispettabile chi non crede al metodo delle RSM e decide di restare a casa. E’ bene però che sia ben cosciente che anche quella è pur sempre una RSM: a casa propria, ma sempre mirata con tutto ciò che ne consegue.


Di Laura Poggiani – Tutti i diritti riservati



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