venerdì 4 marzo 2022

IL VENTO DEL CAMBIAMENTO

 



Avevamo già segnalato come Urano in Toro riproponga meccanismi storici già vissuti nel secolo scorso quando, nel 1938, con l'avvento di Hitler, la Germania-Toro riprese vigore per riscattarsi dalle umiliazioni ricevute dopo la sconfitta del conflitto precedente e l'invasione delle Nazioni circostanti avvenne nell'empasse generale delle altre potenze fino a quando fu invasa la Polonia per ottenere lo sbocco sul mare a Danzica.

Adesso, con una situazione geopolitica assai diversa da allora, ritroviamo però le stesse matrici di base: una Nazione umiliata dalla fine della Guerra Fredda nel 1989, invade una nazione per ottenere lo sbocco sul Mar Nero in via definitiva. La Russia è abbinata, secondo Lisa Morpurgo,  al segno dei Pesci, iperstimolato in questo periodo avendo i suoi Reggenti, Nettuno e Giove, nel Segno ma ricevendo anche gli aspetti positivi dal Capricorno, ove si trovano ancora pianeti quali Plutone e Marte. Ma è interessante invece notare cosa sta succedendo proprio alla zona geografica abbinata al Toro che, come abbiamo visto, nel secolo scorso fu particolarmente sollecitata da Urano. Ebbene, dopo oltre 70 anni una Germania riunificata e ormai indiscussa potenza economica, decide di riprendere la corsa agli armamenti e l'Europa unita, anch'essa Toro, è costretta a prendere atto dei suoi fin qui evidenti limiti e deve, tutta compatta,  cercare di cambiare passo per evitare che in futuro si possa verificare ancora un'azione come quella che sin qui abbiamo visto e che, potenzialmente, potrebbe allargarsi in qualsiasi momento, tanto che nazioni storicamente neutrali come la Svizzera e la Finlandia, hanno deciso di schierarsi non solo con le sanzioni - la Svizzera - ma anche con mozione popolare per entrare nella Nato - la Finlandia e la Moldavia -.

Lo spostarsi dei pianeti in Aquario, prima con Marte e Venere che andranno a fare compagnia a Saturno già nel Segno, poi anche con Plutone, porrà in evidenza nuove criticità che coinvolgeranno sia la Germania che l'Europa ma fino  ad allora i pianeti in Pesci assisteranno il Vecchio Continente affinché possa modificare i suoi punti di debolezza e rafforzare quelli positivi.

Ma, si sa, gli eventi grandi sono a carico dei personaggi che, volenti o nolenti, si trovano sulle spalle il destino della loro Nazione e ne segnano l'indirizzo. Ecco allora emergere la figura del Presidente ucraino, che la  propaganda cerca di sminuire calcando la mano sul suo emergere al grande pubblico come attore comico e, in virtù di questo, guadagnarsi il posto in politica che adesso ricopre. A questo proposito occorre notare che vi fu un precedente: un attorucolo - così venne definito - americano che divenne poi Presidente U.S.A. e questo si chiamava Ronald Reagan, artefice, assieme a Gorbaciov, proprio del crollo del Muro e della fine della Guerra Fredda. Anche Reagan era Aquario, come il Presidente Ucraino ed è curioso che proprio un esponente dell'undicesimo Segno zodiacale sia l'artefice della chiusura di un ciclo e della apertura di un altro sempre però correlato al primo.

Siamo dell'idea, seguendo i momenti focali del conflitto prima e la scelta del momento per le trattative adesso, che il Presidente Putin sia seguito da un astrolologo e questo spiegherebbe anche come mai tutti i commentatori ben informati reputino che tutto si concluderà entro il 6 marzo 2022, data in cui, guardacaso, Marte e Venere lasceranno a braccetto il Capricorno per entrare in Aquario, cosa che potrebbe sfavorire l'Orso Russo per giocare a favore dell'aquariano Zelensky. D'altro canto il leader russo ha esplicitato proprio in questi ultimi giorni i suoi reali obiettivi: non accaparrarsi solo un paio di territori ma l'intera Ucraina. E poi? Si fermerà lì oppure intenderà proseguire l'avanzata dando così vita al terzo conflitto mondiale?

L'invasione dell'Ucraina è avvenuta un mese esatto dopo il compleanno del suo Presidente, la cui RS è infatti inquietante e parla di guerra. E' anche una RS pericolosa per la vita del soggetto ma fintantoché questi correrà, come adesso, continui pericoli, avrà anche modo di scaricarsi.

Un altro personaggio che sembra attendere nell'ombra il suo riscatto è il nemico numero uno dell'attuale leader Russo, ossia Alexei Navalny. Tra i due, questa è la posizione che appare più critica in quanto, già prigioniero dei russi, basterà poco per decretarne la sparizione. Vediamo però cosa dice la sua RS. Questa potrebbe anche portare il soggetto all'attenzione improvvisa dei media o per un improvviso cambio della sua situazione personale oppure per una maggior rilevanza che, anche dal carcere dove è tuttora detenuto, può gestire. Deve però fare attenzione a chi gli si palesa amico senza esserlo di fatto.

In tutto questo, come avevamo sottolineato in precedenza, giocano un ruolo fondamentale Cina e Turchia. La prima si è proposta come mediatrice e si è astenuta in sede di votazione ONU, la seconda ha accolto la richiesta ucraina di chiudere il Bosforo alle navi russe, oltre ad aver fornito i droni di difesa. La costruzione del nuovo gasdotto russo verso la Cina mostra come si vada compattando il blocco russo-cinese ma appare anche evidente che, se perdureranno le sanzioni, sarà poi la Cina a decretare le condizioni di vendita a suo favore e, come avevamo anticipato, successivamente potrebbe anche considerare di liberarsi di un alleato troppo scomodo qualora interferisse con i suoi affari con l'Occidente.


Testo di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati


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